Nel 2084 l’Europa è devastata da una guerra feroce. L’Italia è per metà invasa dall’esercito dei Confratelli, fanatici religiosi che mirano all’imposizione di un rigido integralismo oscurantista. Nei territori sotto il loro controllo le libertà più elementari sono abolite, le donne ridotte a uno stato di sudditanza medioevale, il pensiero scientifico represso. A loro si contrappongono gli Alleati, asserragliati oltre il Po e sostenuti da formazioni partigiane che resistono lungo la dorsale appenninica.
Sulle montagne di Montefiorino agisce la banda degli “Illuministi”, eroici combattenti che si sono dati i nomi di battaglia dei filosofi settecenteschi che per primi liberarono il pensiero europeo dalle catene della superstizione: Voltaire, Rousseau, D’Alembert, Kant e tanti altri.
Tocca a loro portare a termine una rischiosa missione che potrebbe cambiare le sorti del conflitto: scortare fino al comando alleato una giovane scienziata, nome in codice Cartesio, in grado di attivare un rivoluzionario e inesauribile generatore di energia, messo a punto dopo anni di ricerche. Il percorso metterà a dura prova i partigiani: i Confratelli sono sulle loro tracce, disposti a tutto per impedire alla donna di arrivare viva a destinazione. Ma il giovane Diderot si innamora di lei e la protegge con l’irresponsabilità, il coraggio e lo slancio di un amore ancora capace di combattere per conquistarsi un futuro felice.
E’ una storia a tratti spietata, che riporta l’attualità della guerra in Italia. La narrazione si concentra sui particolari, delineando il carattere dei personaggi soprattutto attraverso le loro azioni, con poche introspezioni psicologiche. La realtà è solo nei fatti e distingue l’ombra dalla luce, rivelando la forza interiore di chi sa compiere le proprie scelte fino in fondo.
Il libro è corredato dai ritratti dei philosophes del secolo XVIII, in un collegamento ideale tra il passato più felice del pensiero europeo e un futuro pieno di insidie.
