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E' uscito Sei Racconti Semplici (Incontri Editrice)


Un capitano dei carabinieri impazzito per l’aria troppo umida, un professore universitario che abita su una montagna di rifiuti da dove studia le fessurazioni della terra, un meccanico alla ricerca del proprio punto focale, un bibliotecario travolto dall’oceano di parole che traboccano dai troppi libri letti, una ristoratrice bugiarda che dice la verità. E su tutto una voce narrante, esile ma tenace, quasi un ronzio nel silenzio della pianura. Questi e altri personaggi stralunati, inattuali, abitano i Sei racconti semplici di Roberto Valentini, dichiarato omaggio a una esperienza letteraria dei primi anni novanta, quando l’autore collaborò alla redazione della rivista Il Semplice, diretta da Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Daniele Benati e altri. “Redazione era una parola grossa” scrive Valentini nell’introduzione “ in realtà si trattava di un gruppo di persone che si riuniva ogni tanto al collegio San Carlo di Modena o a casa di qualcuno per parlare di libri e soprattutto per leggerli”. Valentini partecipò alla prima fase della rivista e scrisse la bozza di questi racconti, poi rielaborati in fasi successive e oggi finalmente pubblicati.

In un momento in cui quasi solo le narrazioni “dell’esperienza” e l’autobiografismo più o meno romanzato sembrano poter ambire alla ribalta letteraria, si rinnova l’attualità di un esperimento narrativo libero di trovare i propri presupposti nelle “fantasticazioni” più assolute. Le trame visionarie dei racconti di Valentini, pur divagando sui concetti filosofici e scientifici quanto mai fantasiosi, trovano concretezza nel paesaggio interiore di personaggi che, come scrive Emilio Rentocchini nella nota di copertina, “scavano gli elementi delle cose e della lingua, covano il silenzio, si chiedono perché”.

Le belle fotografie di Fabrizio Ceccardi arricchiscono il libro di “paesaggi silenziosi e profondi” dove, scrive sempre Rentocchini, “echeggia l’infinito”.

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